Nel marketing, come nelle relazioni personali, bisogna usare il linguaggio corretto. Lo stesso messaggio non va bene per tutti, e non tutti sono pronti allo stesso modo ad ascoltare il tuo messaggio.
Immagina questa scena: un tizio entra in un locale affollato e vede una ragazza che gli piace molto. Decide che la vuole conquistare ad ogni costo. La cosa migliore che gli viene in mente di fare è piazzarsi davanti a lei, interrompendo la sua conversazione. A quel punto lui comincia ad elencare tutti i suoi pregi, le racconta di avere un carattere meraviglioso, poi le parla della sua fantastica carriera, infine le dice quanto lui sia sicuro di essere la persona giusta per lei. Quindi, certo di aver colpito la ragazza, le chiede di uscire con lui.
Per quanto una simile strategia di conquista possa sembrare decisamente stupida, è esattamente quello che il marketing ci ha insegnato a fare da sempre: messaggi autocelebrativi che interrompono il programma tv, il video o qualunque altra forma di intrattenimento il nostro target sia intento a guardare, banner che si infilano nell’articolo che sta leggendo (quando non si espandono per coprirlo completamente). Per non parlare del retargeting compulsivo (nella nostra storia il tizio, convinto che la ragazza lo avesse guardato negli occhi, la segue insistentemente per tutta la sera continuando ripetere di essere il miglior partito, fino a quando lei si libera infilandosi in un taxi, o più probabilmente ferma un poliziotto e lo denuncia per stalking).
Il marketing non è poi così diverso dalle relazioni personali: non è in fondo l’arte di conquistare le persone? Rendersi desiderabili richiede un po’ di impegno, che si voglia colpire una persona che ci piace o che si voglia attrarre un cliente. Prima di cominciare a parlare di se stessi bisognerebbe parlare di ciò che interessa al nostro interlocutore, fargli sentire che siamo sulla stessa lunghezza d’onda.
Il tizio della nostra storia pensa probabilmente di non aver tempo ed energie da sprecare, vuole andare subito al dunque (lui fa solo performance marketing). Ma quante opportunità sta perdendo?
E se invece passasse qualche minuto ad ascoltare la ragazza per capire cosa le interessa e poi, al momento giusto, le proponesse un argomento che piace a lei, le dimostrasse il suo interesse senza insistenza? Alla fine della serata potrebbe essere lei a lasciargli il suo numero di telefono per rivedersi.
Un progetto di Content Marketing ben congegnato deve integrare le altre attività di comunicazione e deve avere come obiettivo la conversione nel medio e lungo termine del maggior numero di potenziali clienti. L'obiettivo è quello invertire la dinamica classica che prevede una comunicazione push, e di costruire le condizioni perché siano i clienti stessi ad avvicinarsi al brand, al prodotto o al servizio.